in

NFT: NBA Top Shot fregata da un’emoji

emoji razzo

Il 15 gennaio del 2021 il profilo Twitter ufficiale NBA Top Shot pubblicò un tweet con cui promoveva gli NFT in vendita sul proprio marketplace.

Infatti NBA Top Shot produce e vende, in partnership con l’NBA, NFT che ritraggono i migliori momenti del campionato di basket statunitense.

In una recente sentenza del giudice Victor Marrero della corte del distretto meridionale di New York, il giudice sostiene che quel tweet prometteva ritorni finanziari.

Perchè? Perchè nonostante non vi fosse alcun termine che facesse riferimento a possibili rendimenti finanziari, c’era l’emoji del razzo, accompagnata da quella del grafico azionario e da quella ancora più esplicita del sacchetto di soldi, che a detta del giudice potevano significare un’unica cosa: rendimenti finanziari.

La sentenza cita anche un altro tweet dedicato ad un Momento Leggendario del celeberrimo cestista LeBron James.

Per questo motivo il giudice Marrero sostiene che gli NFT di NBA Top Shot siano security dato che vengono venduti con la promessa di rendimenti finanziari. Inoltre cita a supporto di questa tesi che anche alcuni acquirenti di quegli NFT fossero convinti che venivano promessi loro rendimenti finanziari.

La sentenza però non condanna gli accusati, Dapper Labs ed il suo CEO Roham Gharegozlou, ma respinge la loro richiesta di archiviare il caso. Il problema è che costituisce un precedente che mette a rischio tutti coloro che hanno promosso la vendita di NFT promettendo rendimenti finanziari, anche se lo hanno fatto solamente con delle emoji.

fesso

Ma quanto sono fessi (alcuni) speculatori crypto?!

ignorante

Consob: gli investitori crypto sono più ignoranti della media