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Initiative Q non è una criptovaluta (ma uno schema piramidale)

Initiative Q

Initiative QIn questi giorni, grazie ad una poderosa operazione di marketing, è diventato “virale” l’argomento relativo al lancio di Initiative Q.

Si tratta della proposta di creare una specie di grande “network di pagamenti”, ma deve essere chiaro un concetto: non si tratta di una criptovaluta, ma è un’iniziativa totalmente centralizzata, nemmeno basata su blockchain, che probabilmente conta in primis proprio sulla mera potenza del marketing.

Stanno circolando infatti diversi annunci (che sono a tutti gli effetti pubblicità) che promettono un sistema di pagamento peer-to-peer senza banca simile a PayPal, che utilizza una moneta digitale centralizzata.

Ci sono tuttavia parecchi dubbi su questa iniziativa, tanto che uno dei bitcoiner più famosi e rispettati al mondo, Andreas Antonopoulos, ha twittato:

“Perché state promuovendo quello che sembra essere uno schema piramidale utilizzando un linguaggio crypto?”

Initiative Q è stata creata da Saar Wilf, fondatore della Fraud Sciences, una società fintech acquisita da PayPal dieci anni fa. E’ proprio la continua citazione di PayPal a dare forza al marketing di questo progetto, ma non c’è alcuna conferma che PayPal sia coinvolta nel progetto (anzi…).

Per ora, in questa fase di promozione iniziale, Initiative Q non chiede denaro, ma sta puntando a reclutare un’ampia base di utenti. Tuttavia la somiglianza con uno schema piramidale la rende un’iniziativa perlomeno dubbia.

Secondo alcuni infatti si tratterebbe di una “truffa” per costruire una grande lista e-mail di persone che credono in improbabili sistemi per diventare ricchi facilmente e velocemente, per poi rivendere tale elenco per milioni di dollari a veri e propri truffatori o campagne di marketing. Pertanto il rischio che si corre ad aderire a questa iniziativa potrebbe essere quello di essere bombardati in seguito da vendite aggressive, pubblicità o proposte di altri schemi piramidali (per ora).

Shidan Gouran, Presidente e CEO di Global Blockchain, ha dichiarato:

“Initiative Q non è il nuovo Bitcoin. E’ in realtà altamente discutibile nel suo stesso concetto, perché sembra come se fosse intenzionalmente pensata per essere misteriosa.”
“I confronti tra Initiative Q e uno schema piramidale sono chiari, perché questo è esattamente il modo in cui Initiative Q appare. Promettono una sorta di pagamento irresistibilmente redditizio, chiedendo come primo passo quello di reclutare altre persone che conosci. “

Quindi è consigliabile fare molta attenzione prima di aderire a progetti simili (soprattutto perchè centralizzati), e conviene sempre dubitare fortemente di tutti coloro che propongono guadagni facili e veloci senza particolare sforzo.

Ad esempio Panos Mourdoukoutas, professore e presidente del Dipartimento di economia presso la LIU Post di New York e docente alla Columbia University, su Forbes scrive:

“Initiative Q non risolverà il problema dell’adozione di massa di Bitcoin perché non è una valuta digitale. È solo un sogno irrealizzabile che sta andando avanti in modo simile a OneCoin.”

Ricordatevi sempre che Bitcoin è rivoluzionario perchè è decentralizzato. Infatti mentre da un lato ci si può fidare dei progetti decentralizzati, perchè sono trustless, non ci si può invece fidare ciecamente dei progetti centralizzati, perchè se vi stanno raccontando balle (cosa che avviene purtroppo molto spesso) probabilmente è solo perchè vogliono fregarvi. Occhio!

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