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Crollo di Bitcoin e criptovalute: stavolta è colpa della Cina

bitcoin cina

Premessa: il crollo del prezzo di Bitcoin di questa notte è solo la conclusione di un calo iniziato quattro giorni fa.

Questo calo è generato da diverse cause, ma c’è in particolare un problema di fondo che è stato alla base del crollo di questa notte: il cattivo stato di salute dell’economia cinese.

La Cina infatti sta rischiando la crisi economica, e ieri sera poco prima della mezzanotte è stata diffusa una notizia che ha scatenato un po’ di panico: il fallimento di Evergrande.

A dire il vero sono quasi due anni che si sapeva che Evergande era sull’orlo del fallimento, tanto che il valore delle sue azioni in borsa si era già ampiamente volatilizzato, ma quello che si teme è un possibile effetto contagio, o un allargamento della crisi. Infatti sembra essere l’intero mercato immobiliare cinese ad essere in crisi.

Il crollo di ieri sera del prezzo di Bitcoin lo ha fatto scendere improvvisamente da 27.500$ a 25.200$ nel giro di cinque minuti, proprio al momento della diffusione della notizia del fallimento di Evergrande. A quell’ora le borse americane ed europee erano chiuse, mentre quelle cinesi non avevano ancora aperto.

Nell’ora successiva il prezzo di BTC era già risalito ampiamente sopra i 26.000$, e quando poi hanno aperto le borse cinesi il calo è stato contenuto (anche se Hong Kong è stata temporaneamente chiusa per eccesso di ribasso).

Quindi da un lato abbiamo un mercato crypto che già da diversi giorni era in difficoltà, e dall’altro abbiamo il panico scatenatosi ieri sera per i timori di un contagio del fallimento Evergrande in Cina.

Da notare che questi sono tutti eventi esterni a Bitcoin, e che il suo prezzo attuale è ancora nettamente superiore a quello di metà giugno.

Crolli come quello di ieri sera sono la norma, per quanto riguarda il prezzo di Bitcoin, e non l’eccezione. La vera eccezione era l’incredibile bassa volatilità delle settimane precedenti. Come scrivevo il 23 luglio, spesso a luglio la volatilità di Bitcoin si riduce, per poi risalire ad agosto, ed anche il 2023 da questo punto di vista non ha fatto eccezione.

Il punto chiave ora è l’eventuale tenuta del supporto dei 25.000$, o la sua rottura. Se questo supporto tiene, non è impensabile che nelle prossime settimane il prezzo di BTC possa tornare sopra i 30.000$.

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