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La blockchain su Striscia la Notizia

striscia la notizia

striscia la notiziaSabato 20 ottobre è andato in onda un servizio su Striscia la Notizia dedicato alla blockchain.

Il servizio è di Cristina Gabetti, ed è andato in onda all’interno della rubrica “Occhio al futuro”. Si è trattato di un intervista a Cristina Pozzi, docente e “Future Maker”, che ha spiegato che blockchain ad esempio può servire per gestire contratti di vendita, eliminando gli intermediari, senza richiedere necessariamente l’intervento delle istituzioni. Oppure nel mondo della logistica, per registrare i passaggi di mano dei pacchi, soprattutto per quanto riguarda le spedizioni internazionali o quelle che coinvolgono moltissimi intermediari.

Il servizio a dire il vero è molto breve, e un po’ superficiale: d’altronde per poter essere così breve non poteva essere altro che superficiale. Probabilmente ai non esperti sarà risultato un po’ oscuro, e forse addirittura anche un po’ “fuffoso”, ovvero pieno soprattutto di fuffa, ma questa impressione, qualora ci sia stata, è scorretta. Purtroppo la superficialità era inevitabile in un servizio così breve, e questa facilmente può generare l’impressione di “fuffa” in questo ambito.

Certo, non è male che di blockchain inizi a parlarsene anche nella fascia televisiva di massimo ascolto, ma il rischio di parlarne in modo così superficiale è quello che venga percepita come qualcosa di poco superiore ad una curiosità, mentre invece potrebbe essere una rivoluzione epocale. Se invece ad esempio si proseguisse, magari nelle prossime puntate, approfondendo mano a mano sempre più aspetti rilevanti, allora la percezione del pubblico potrebbe cambiare, tanto da poter arrivare forse anche a comprenderne le potenzialità.

Altrimenti di questo passo ci vorranno decenni prima che il cittadino comune riesca a comprenderne la reale portata.

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