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Bitcoin non è ancora pronto per la risalita (che forse avverrà)

dollari

Oggi ho pubblicato un post su X con cui ho condiviso un articolo di Milano Finanza che spiega il motivo per cui gli asset risk-on, tra cui Bitcoin, non sono ancora pronti per una risalita.

Il concetto chiave alla base di questo ragionamento è che il prezzo di Bitcoin dipende sempre di più dalla liquidità presente sui mercati finanziari, e soprattutto dal suo utilizzo.

Sia chiaro, sono soprattutto i Big Money ad influenzare i mercati finanziari, ovvero come tale liquidità viene poi investita dai grandi investitori professionali.

Ebbene, in questo momento sembra che gli investitori professionali siano semplicemente in attesa.

E’ anche possibile che i recenti ribassi siano dovuti proprio a vendite degli investitori professionali, che in questo momento di incertezza preferiscono avere valuta fiat pronta da spendere per acquistare di nuovo asset risk-on a prezzi convenienti, non appena individuano i segni di possibili rialzi.

Il fatto che la valuta fiat venga attualmente prediletta lo testimonia il Dollar Index (DXY), ovvero il valore del dollaro calcolato rispetto ad un paniere di altre valute importanti a livello globale.

A metà giugno il Dollar Index era sceso sotto quota 100, mentre dal 25 agosto è risalito sopra quota 104. Questa netta risalita indica che in questo momento gli investitori preferiscono i dollari.

Ma dato che il dollaro, come qualsiasi altra valuta fiat, sul lungo periodo produce perdite di valore, l’attuale predilezione del dollaro è solo temporanea. Serve solo per prepararsi a riacquistare asset risk-on a prezzi più convenienti.

Quindi fino a che il Dollar Index rimarrà così alto significa che il prezzo di Bitcoin non è ancora pronto per risalire.

Ma allo stesso tempo un Dollar Index così alto nell’attuale contesto suggerisce che gli investitori potrebbero essere già pronti a riacquistare Bitcoin in caso di inversione di tendenza al rialzo.

Ora le domande sono due.

Primo: fino a che livelli di prezzi si scenderà in questa fase di attesa, prima che inizi una nuova risalita?

Secondo: quando inizierà?

Il problema è che sono entrambe domande senza risposta. Il fatto è che se i prezzi dovessero scendere ancora molto, in teoria la risalita potrebbe persino non bastare nemmeno a recuperare gli attuali livelli.

In realtà ci sarebbe anche una terza domanda, che però è davvero troppo ipotetica: quanto durerà un’eventuale nuova bullrun? Sarà una cosa breve e poco significativa, o sarà come quella iniziata a fine 2020?

Tutto sembra dipendere soprattutto dalle condizioni macro-economiche, e dalla politica monetaria della Fed. I mercati scommettono che a partire da marzo o maggio 2024 la Fed inizierà a tagliare i tassi, e dato che ad aprile 2024 dovrebbe esserci l’halving di Bitcoin (la data è incerta), sembrano esserci le premesse per una bullrun nella seconda metà del prossimo anno. Ma nel frattempo possono accadere ancora così tanti imprevisti che è impossibile fare previsioni.

Quindi, che fare? Semplice: tenere sott’occhio il Dollar Index, perchè se inizia a scendere in modo significativo potrebbe voler dire che il periodo di attesa è finito.

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