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BeppeGrillo.it: risolviamo l’emergenza migranti grazie alla Blockchain

beppe grillo movimento cinque stelle

beppe grillo movimento cinque stelleMartedì 26 giugno 2018 Jacopo Berti ha pubblicato un post sul blog di Beppe Grillo in cui suggerisce l’ipotesi di utilizzare la blockchain per risolvere alcuni problemi legati alla questione dei migranti (il titolo del post in realtà è fuorviante, ma probabilmente non è stato scritto da Jacopo Berti).

Innanzitutto cita il “World Food Programme Building Blocks” del Programma alimentare mondiale che è uno dei primi utilizzi di blockchain nel campo degli aiuti umanitari. Grazie a questa tecnologia a Zaatari in Giordania con la scansione dell’iride avviene il riconoscimento dell’identità dei clienti/profughi, con cui possono pagare gli acquisti presso il supermarket del campo senza dover effettuare alcun’altra azione manuale. Lo strumento è basato su una variante della blockchain Ethereum dal Programma Alimentare Mondiale (WFP).

Con questo strumento il WFP distribuisce aiuti in denaro e cibo a più di 100.000 rifugiati siriani in Giordania, ed entro la fine dell’anno verrà esteso a tutti i 500.000 rifugiati del Paese.

Il problema che il WFP doveva risolvere, e che è stato risolto grazie a blockchain, è quello dei costi del servizio di distribuzione di cibo ai rifugiati. Infatti a partire dal 2009 l’organizzazione non distribuisce più direttamente il cibo, ma denaro per acquistarlo. Tuttavia la collaborazione con le banche genera enormi spese e sprechi: visto che l’organizzazione distribuisce ogni anno ben 1,3 miliardi di dollari i costi totali sulle transazioni erano di decine di milioni di dollari. Grazie a blockchain questi costi sono stati ridotti del 98%, visto che il nuovo sistema non prevede intermediari tra il WFP ed il profugo.

A tal proposito Berti dice: “Grazie alla blockchain possiamo eliminare gli intermediari inutili, costosi e gli anelli di una lunga catena che crea spazi per il malaffare. Niente più giri di denaro, niente più favori di politici ed amministratori locali conniventi, niente più mafia che ci guadagna”.

In altre parole in realtà l’articolo non parla affatto “dell’emergenza migranti”, ma di come blockchain può aiutare la gestione del problema eliminando gli intermediari inutili. La cosa interessante è l’esempio citato da Berti, perchè è già operativo e funzionante, e dimostra come queste tecnologie volendo sono già pronte anche per il loro utilizzo su larga scala.

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In futuro useremo le criptovalute per pagare la blockchain

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Oggi scadono i futures di giugno del CME