Dopo il successo della ICO del Petro, il presidente venezuelano Maduro continua a premere perchè le criptovalute vengano utilizzate in tutto il paese.
Secondo la televisione nazionale venezuelana il sovrintendente per le criptovalute Carlos Vargas ha reso noto che il Petro e le altre criptovalute possono essere utilizzate per acquistare biglietti aerei e carburante in alcune parti del paese. Vargas ha detto in un tweet:
“In seguito alle istruzioni del presidente venezuelano Nicolas Maduro, le compagnie aeree sono state autorizzate a vendere biglietti nazionali e internazionali in cambio di Petro ed altre criptovalute”.
In particolare sarebbero le stazioni di rifornimento al confine tra Venezuela e Colombia ad essere state autorizzate a vendere carburante in Petro. Vargas ha aggiunto che il Petro permetterà al popolo venezuelano di entrare nel nuovo mondo finanziario: “Siamo certi che questo sarà l’inizio di una maggiore forza economica per il Venezuela”.
Pertanto il Venezuela sembra stia realmente diventando una cripto-nazione! Il processo è lento (ma non troppo), e forse persino inevitabile, dato che la moneta venezuelana (il Bolivar) oramai è carta straccia a causa dell’inflazione. Anche perchè se da un lato ci possono essere molti dubbi sul Petro, dall’altro invece non ce ne sono sulle principali criptovalute che Maduro sta autorizzando, a fianco del Petro stesso. Quindi a prescindere dal successo, o meno, del Petro, la diffusione delle criptovalute “serie” potrebbe essere irreversibile. Se così sarà, il Venezuela è letteralmente destinato a diventare, in tempi relativamente brevi, una cripto-nazione a tutti gli effetti. Forse la prima vera e completa cripto-nazione del mondo… (Ricordiamoci sempre, infatti, che il Bolivar oramai sembra destinato a scomparire, così come già accaduto ad esempio per la moneta nazionale legale dello Zimbabwe).