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Una mostra di arte NFT a Lugano

Redefining space Lugano

Cortesi Gallery è lieta di inaugurare la sua nuova mostra in collaborazione con The Cryptonomist intitolata REDEFINING SPACE. Da giovedì 7 Aprile in via Nassa 62, a Lugano.

La mostra riunisce le opere di tre importanti e innovativi artisti contemporanei che lavorano con la scultura, la stampa, il video e la virtual reality tramite NFT: Leo Caillard, Matteo Mauro ed Emanuele Dascanio.

L’obiettivo della mostra è quello di volgere lo sguardo all’arte del presente per instaurare un
interessante dialogo tra classico e contemporaneo. I lavori presentati rinnovano il concetto
tradizionale di spazio ancorato alla dimensione fisica e materica del reale, per estenderlo oltre sé
stesso nella sfera virtuale del mondo odierno. È la mitologia di una nuova dimensione, dal materiale al
digitale, dal classico all’ipercontemporaneo. Nascono le nozioni di universo, multiverso e metaverso,
concetti antropocentrici che ambiscono a cancellare i limiti del movimento e dell’esistenza nello
spazio fisico per permetterci di intravedere un nuovo strato di realtà.

Leo Caillard (Parigi, 1985) nella sua produzione gioca sul proficuo contrasto tra classicità e modernità,
prendendo come punto di partenza il concetto di tempo. Nelle sue opere rivivono i miti dell’antica
Grecia ma acquistano un nuovo significato, essi sono interpretati dall’artista come metafore del
presente che permettono di ripensare il futuro dell’arte. Grazie all’anacronistico accostamento di
figure classiche a oggetti e atmosfere appartenenti al XXI secolo, l’artista libera l’arte dalla sua
finitezza, riunendo passato e presente in una temporalità circolare che rende possibile lo scambio tra
mondo reale e dimensione virtuale.

Anche Matteo Mauro (Catania, 1992) intuisce le infinite possibilità di espansione dello spazio, ponendo
la sua attenzione sul concetto di volume che risulta centrale sia nelle sue sculture sia nei suoi NFTs.
Nel primo caso l’artista evidenzia lo spazio in senso negativo utilizzando i vuoti che si distinguono per
materiali diversi, in contrasto con i volumi cubici. Nelle opere digitali, invece, è preminente la
dimensione ambientale, lo spazio è reinventato dall’artista seguendo un’ispirazione barocca che,
come una furia, si appropria di ogni centimetro disponibile, espandendosi fino al digitale. Qui volumi
antropomorfici si fondono con dettagli ispirati ai quattro elementi naturali, creando un nuovo universo,
il Metaverso.

Emanuele Dascanio (Garbagnate Milanese, 1983) è forse l’artista più tradizionale perché utilizza la
tecnica del disegno chiaroscuro come base per la creazione dei suoi NFTs. Troviamo immagini
popolate da figure suggestive provenienti dal mondo religioso, rappresentate in maniera iperrealistica
con atmosfere classicheggianti, rese ancora più drammatiche grazie al contrasto del bianco e nero.
Qui la storia dell’arte è trasformata in un mondo fantastico, la finitezza dell’uomo viene espressa e
negata attraverso la trasformazione delle forme in caratteri infiniti, grazie al movimento e al suono.

Mostra curata dagli Artisti e da Lorenzo Cortesi.

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