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Tom Lee: Bitcoin a 36mila dollari entro fine 2019

Tommy Lee Fundstrat

Tommy Lee FundstratTom Lee non è nuovo a fare analisi e previsioni sull’andamento del prezzo di Bitcoin. Insieme al suo Fundstrat è anche l’autore del celebre “Misery Index“.

Questa volta ha rivelato su Twitter che il loro data scientist ha analizzato l’evoluzione dell’economia che ruota attorno al mining, e da tale analisi ha tratto la conclusione che il prezzo di Bitcoin potrebbe salire fino a 36mila dollari entro la fine del 2019.
In particolare avrebbe scoperto che il multiplo del rapporto tra prezzo e costo di breakeven del mining sarebbe un supporto a lungo termine affidabile, e che quindi la probabile crescita degli investimenti in infrastrutture di mining potrebbe sostenere l’apprezzamento del prezzo del Bitcoin fino alla fine del 2019.

Pertanto si aspettano che il mining proietti il prezzo di BTC a 36mila dollari entro la fine del 2019, basato su un multiplo storico medio di 1,8x del rapporto P/BE (dove P sta per il prezzo di Bitcoin, e BE è il costo di breakeven del mining). L’escalation dei costi dell’elettricità sta rallentando mentre la rete diventa più efficiente con nuove piattaforme in arrivo sul mercato (maggiore hash power per watt). Il settore del mining è sempre più concentrato su operazioni si larga scala; i miners più piccoli devono unirsi alle mining pool per rimanere competitivi. Tuttavia uno variazione significativa della traiettoria di evoluzione dell’hash power potrebbe cambiare il livello di supporto P/BE.

In conclusione ritengono che l’attuale percorso di crescita dell’hash power supporti un prezzo BTC di circa 36mila dollari entro la fine dell’anno 2019, con una forchetta che va da 20mila a 64mila.

Nel frattempo stanotte il prezzo è tornato sotto i 9.000 dollari.

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