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Sam Bankman-Fried gonfiava i prezzi di alcune crypto

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Ieri il New York Times (NYT) ha pubblicato un articolo in cui accusa il co-fondatore ed ex CEO di FTX, Sam Bankman-Fried (SBF), di aver gonfiato artificialmente i prezzi di alcune criptovalute.

Il NYT sostiene che SBF convincesse gli sviluppatori di alcune nuove criptovalute, come Serum e Maps, a portarle su FTX, dopodichè la controllata Alameda Research acquistava una certa quantità di token sull’exchange per farne salire il prezzo.

Contemporaneamente SBF utilizzava l’influenza di FTX nel settore crypto per aumentare l’interesse nei confronti di quelle criptovalute, convincendo altri investitori ad acquistare anche importi significativi.

In questo modo, sostiene il NYT, il valore di mercato veniva ulteriormente gonfiato, ed il bilancio di Alameda sembrava più sano di quanto non fosse.

Tra le principali criptovalute promosse da SBF c’è stata Solana, che la stessa Alameda ha anche utilizzato come garanzia per ottenere prestiti. Altre crypto promosse sono state Bonfida e Oxygen.

Quella di cui il NYT riporta anche la dinamica con cui sono stati gonfiati i prezzi è Serum. Lanciata ad agosto 2020 con un prezzo iniziale di 1,5$, prima è salita nel 2021 fino a 13,8$, per poi precipitare a 0,13$ ad inizio 2023. Ad oggi perde il 97% rispetto ai massimi, ed il 73% dal prezzo di collocamento iniziale.

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