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Quando blockchain mette persino d’accordo la concorrenza…

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concorrenzaImmagina che uno dei più grandi produttori al mondo di diamanti crei una piattaforma per il loro tracciamento.

Immagina poi che il suo più grosso concorrente accetti di usarla… Sarebbe strano vero? Un po’ come se ad esempio Apple decidesse di utilizzare Android nei suoi iPhone!

Ebbene, tutto ciò è successo.

De Beers, colosso mondiale del settore, sta creando Tracr, una piattaforma basata su blockchain per tracciare i diamanti. Il suo concorrente Alrosa, primo produttore al mondo per volumi, ha deciso di aderire all’iniziativa e collaborare con il suo “rivale” De Beers per la realizzazione di questa piattaforma comune.

Ma perchè blockchain rende persino possibile che due aziende concorrenti collaborino?

A dire il vero non si sa ancora bene come funzioni dal punto di vista tecnico (si sa solo che dovrebbe basarsi sulla blockchain di Ethereum), ma sul loro sito ufficiale sono riportate alcune informazioni che possono aiutare a capire.

Ad esempio scrivono:

“Tracr è stato progettato come una piattaforma inclusiva e aperta per l’industria dei diamanti. I player del settore dovranno passare attraverso un processo KYC per dimostrare la propria identità al fine di partecipare.

Tracr è compatibile con sistemi ERP esistenti.

Abbiamo sviluppato una tecnologia all’avanguardia per la privacy che consente agli utenti di possedere i propri dati e condividerli in modo selettivo, garantendo al tempo stesso una tracciabilità immutabile. Né De Beers né altri partecipanti alla piattaforma potranno accedere ai dati a meno che il proprietario dei dati non scelga di condividerli.

Non vi è alcun costo di per sé per partecipare alla piattaforma.

Tracr è progettato per essere una piattaforma inclusiva e aperta per l’industria dei diamanti, che si rifletterà nella sua struttura di governance. Siamo attualmente impegnati con le principali parti interessate del settore, compresi altri produttori di diamanti, associazioni di categoria, livellatrici, governi, fornitori di servizi logistici, rivenditori e banche, per concordare la migliore impostazione di governance per la piattaforma.

I dati caricati contribuiranno a creare una scia immutabile e a prova di manomissione del viaggio di un diamante lungo la catena del valore che offre vantaggi per tutti i partecipanti, ma in nessun momento nel tempo sarà visibile a nessuno al di fuori dell’organizzazione che lo possiede (a meno che il proprietario dei dati scelga per condividerlo).”

Quindi grazie a blockchain la piattaforma non avrà presumibilmente nessun proprietario, nessun singolo gestore, ma tutti i partecipanti potranno partecipare anche alla governance della medesima. Inoltre sarà aperta a tutti i player del settore, previa procedura di riconoscimento KYC, ognuno rimarrà proprietario dei propri dati, e potrà scegliere liberamente cosa condividere con gli altri, e cosa no. Infine l’utilizzo di questa piattaforma sarà utile a tutti, e non danneggerà nessuno (se non coloro che non la utilizzeranno).

A questo punto dovrebbe essere chiaro perchè blockchain consente persino alle aziende concorrenti di collaborare, no? Ricordatevi che prima di blockchain (ovvero dei registri distribuiti trustless) tutto ciò non sarebbe semplicemente stato possibile, perchè non c’era modo di creare piattaforme simili senza un proprietario e senza un gestore responsabile a cui doversi affidare completamente.

Pertanto con blockchain si possono creare piattaforme pubbliche aperte a tutti, anche alla concorrenza, senza rischiare assolutamente nulla (anzi, guadagnandoci). Questa si chiama innovazione!

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