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NO, la Corea Nord NON ha hackerato Bitcoin!

kim jong un bitcoin

kim jong un bitcoinStavolta l’ANSA ha preso un granchio grosso come… la Corea del Nord!

Infatti ieri titolava: “Corea Nord ha ‘hackerato milioni di Bitcoin’“. Ebbene, questo è semplicemente FALSO! Il “titolone” serve solo per attrarre l’attenzione, e la notizia, come capirete tra poco, non è nemmeno ‘sta gran notizia!

La vera notizia infatti è: nel corso degli anni la Corea del Nord ha rubato dei wallet contenti Bitcoin. Ovvero esattamente come se avesse mandato dei borseggiatori in metropolitana a sgraffignare portafogli. Cosa c’entra Bitcoin? Semplice: purtroppo molte persone non proteggono bene i propri wallet, quindi è più facile impadronirsene illecitamente. In altri termini chiunque protegga correttamente i propri wallet (ed i dispositivi su cui sono installati) non rischia assolutamente nulla da attacchi di questo genere. Inoltre conoscendo gli indirizzi pubblici dei wallet violati è possibile sapere a quali wallet i token rubati sono stati inviati…

Pertanto non c’è stato alcun attacco hacker ad alcuna criptovaluta da parte della Corea del Nord (così come invece erroneamente riportato sulla notizia dell’Ansa). La Core del Nord invece ha hackerato dei computer (o dei server) non ben protetti impadronendosi della chiavi private dei wallet Bitcoin in essi contenuti. Insomma, il protocollo Bitcoin non è stato in alcun modo violato: sono stati violati solo alcuni computer non protetti.

Inoltre NON sono stati rubati milioni di Bitcoin, ma token per un valore complessivo di 7 milioni di dollari al momento del furto. Questi token sono cresciuti di valore nel 2017 ed oggi valgono circa 82 milioni di dollari. Si tratta di circa 4.500 token btc, ovvero lo 0,027% di tutti i Bitcoin in circolazione nel mondo.

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