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Niente default per El Salvador, nonostante i timori legati a Bitcoin

Nayib Bukele

Il paese centroamericano El Salvador non solo è stato il primo in assoluto al mondo ad aver adottato Bitcoin come valuta a corso legale, ma da quasi due anni acquista regolarmente BTC sul mercato.

Dato che il grosso di quegli acquisti è stato effettuato a prezzi ben maggiori rispetto all’attuale valore di mercato di BTC, gli investimenti in Bitcoin di El Salvador in questo momento sono in perdita.

Per questo motivo, dato che il paese è fortemente indebitato, c’era il timore che non riuscisse a ripagare i suoi debiti, e fosse costretto a dichiarare fallimento.

Infatti oggi scadeva un’obbligazione esterna da 800 milioni di dollari, ed il presidente Nayib Bukele ha potuto dichiarare che è stata pagata per intero.

Lo stesso Bukele ha poi anche affermato che nell’ultimo anno quasi tutte le testate giornalistiche internazionali avevano pronosticato che El Salvador sarebbe andato in default entro gennaio 2023 a causa della sua “scommessa” su Bitcoin, poiché avevano questa obbligazione da 800 milioni di dollari da pagare.

Il debito di El Salvador è già sceso dal picco del 2020 di 92% del PIL all’85% del 2021, e per il 2022 si stima un’ulteriore discesa fino all’81%. Gli acquisti di BTC sono iniziati nel 2021, quindi non hanno intaccato il trend in calo iniziato due anni fa.

Da notare che si tratta complessivamente di un debito di circa 24 miliardi di dollari, a fronte di un investimento in BTC di circa 100 milioni pari solamente allo 0,4% del debito totale. Infatti secondo il presidente della Central American Bank for Economic Integration, Dante Mossi, l’esposizione di El Salvador nei confronti di Bitcoin va considerata non significativa, come rivelato da Bloomberg.

Ora resta da vedere cosa se ne farà dei suoi BTC il Paese sul lungo termine.

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