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Milano Finanza sbaglia: OneCoin NON è una criptovaluta (ma solo un inganno)!

OneCoin

OneCoinIl noto quotidiano finanziario Milano Finanza oggi titola: “Antitrust, multa da 2,6 milioni alla criptovaluta OneCoin“. Infatti l’Antitrust italiana ha giustamente comminato una mega-multa alla società che ha creato e gestisce la “moneta virtuale” OneCoin per vendita piramidale e promozione ingannevole. Tutto giusto, visto che si trattava a tutti gli effetti di un vero e proprio inganno: ti promettevano che se compravi il loro “pacchetto di formazione” potevi ottenere delle monete digitali (OneCoin, perlappunto) che in futuro sarebbero aumentate molto di valore facendoti guadagnare.

Falso: l’unica attività era quella di vendita, e l’unico modo per non perderci era quello di rivendere il pacchetto ad altri. Insomma chi aderiva si prendeva una bella sòla, ma se riusciva a rifilarla ad altri poteva lo stesso guadagnarci. Addirittura non si sa nemmeno se la moneta OneCoin esista per davvero…

Ma il punto è un altro: questo tipo di monete NON sono criptovalute! Purtroppo persino giornali che dovrebbero essere autorevoli, come Milano Finanza, si lasciano trarre in inganno da venditori di fumo come questi. Infatti CHIUNQUE sappia cosa sia VERAMENTE una criptovaluta sa anche perfettamente che questo tipo di “monete” non lo sono affatto…

Domandatevi: perché si chiamano CRIPTOvalute? Perché si basano su sistemi di crittografia.
E perché si devono basare su sistemi di crittografia? Perché la gestione è interamente ed esclusivamente affidata ad un software pubblico che utilizza proprio la crittografia per garantire il perfetto funzionamento della valuta.
Chi invece volesse emettere e gestire una moneta propria non ha alcun bisogno della crittografia: ad esempio la BCE non usa alcun sistema di crittografia per gestire gli Euro. Li emette e basta.

Ecco, questa è l’immensa, enorme differenza che c’è tra una moneta tradizionale e una vera criptovaluta: una criptovaluta infatti è tale se, e SOLO se, non è di proprietà di nessuno e nessuno la gestisce e la distribuisce. O, meglio, solo se è di proprietà di tutti coloro che la possiedono (e non di qualcuno in particolare) e se viene gestita e distribuita solamente da un software pubblico open source che tutti possono avere!

Quindi a questo punto dovrebbe essere oltremodo chiaro che OneCoin (che è stata creata da una società, che è la stessa che la gestisce e la distribuisce) NON è affatto e non può in alcun modo essere definita una criptovaluta. Chi lo fa SBAGLIA (nettamente).
Pertanto non confondete questo tipo di inganno (purtroppo molto comune), basato quasi sempre su vendite piramidali (che sono illecite), con le vere criptovalute, che non si vendono e non si possono vendere con schemi piramidali, ma che sono generate in automatico da un software indipendente, pubblico ed open source, e che si possono comprare facilmente dai siti di exchange (anch’essi aperti al pubblico).

 

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