Qualche giorno fa ho suggerito all’INPS di comprare Bitcoin.
Oggi invece voglio dare un suggerimento alle banche.
Per lo stesso motivo per cui l’INPS farebbe bene ad investire in BTC una piccola parte dei contributi che incassa ogni mese, secondo me anche i privati cittadini potrebbero voler acquistare Bitcoin ogni mese.
Pur rimanendo convinto che il miglior modo per accumulare BTC sia quello di conservarli su un wallet di proprietà (i cosiddetti “wallet non-custodial”), sono consapevole del fatto che la stragrande maggioranza delle persone non se la sente, e forse mai se la sentirà, di auto-custodire Bitcoin. L’auto-custodia infatti prevede un certo grado di rischio che aumenta all’aumentare delle scarse competenze in materia del custode.
Tuttavia molte persone, soprattutto in futuro, vorranno destinare una piccola percentuale del proprio reddito mensile all’acquisto di Bitcoin, così da accumulare BTC durante la loro età lavorativa, per poi spenderli quando smetteranno di lavorare.
Non dimentichiamoci che le pensioni erogate dagli enti statali rischiano di diventare sempre più basse in futuro, soprattutto in Italia, e sicuramente arriveranno sempre dopo, ovvero in età sempre più avanzata.
Invece acquistando BTC durante la propria lunga (si spera) attività lavorativa, nel corso di decenni si può accumulare un bel gruzzoletto che poi può essere speso anche prima di ricevere la pensione. Insomma, una sorta di pensione integrativa faidatè.
Ma come la mettiamo con il problema dell’auto-custodia?
Ecco, una soluzione potrebbe essere il PAC bancario.
Il cosiddetto PAC (Piano di Accumulo) non è altro che un sistema che consente mese dopo mese di acquistare un dato asset sul mercato per accumularlo nel corso del tempo. Il PAC è in assoluto uno dei sistemi più usati al mondo da parte dei cittadini comuni per accumulare BTC o Satoshi (un Satoshi è un centomilionesimo di Bitcoin).
A chi non se la sentisse di accumulare BTC in auto-custodia le banche potrebbero offrire il servizio di PAC bancario su Bitcoin, o consentendo agli utenti di acquistare ed accumulare Bitcoin direttamente sul conto corrente bancario, con la banca come custode, o acquistando ed accumulando azioni di fondi collateralizzati in BTC come ETF, ETP, o simili, sempre direttamente sul loro conto bancario.
Il servizio, ovviamente, dovrebbe poi anche consentire di vendere questi asset in modo da incassare denaro fiat (euro, dollari, ecc.) per poterli spendere.
Le banche potrebbero guadagnarci imponendo una commissione sulle transazioni, e così si troverebbero ad incassare senza dover fare granchè, soprattutto nel caso in cui offrissero un PAC su prodotti finanziari derivati di Bitcoin come ETF e ETP.
Personalmente non vedo nessuna buona ragione per non farlo. Anzi, mi stupirei molto se tra qualche anno un servizio del genere non dovesse arrivare.
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