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La volatilità è tornata

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volatilitàPer la gioia dei trader, la volatilità di bitcoin è tornata.

A partire da gennaio aveva iniziato inesorabilmente a scendere, fino a toccare un picco minimo il 14 novembre (ovvero il giorno del crollo). Quel picco minimo era il più basso da dicembre 2016, ma dopo il crollo la volatilità è schizzata in alto tornando ai livelli di aprile 2018. Ad oggi sembra stia continuando a crescere.

Bitcoin ci aveva illuso di essere diventato stabile, o comunque più stabile rispetto al passato, ma questa stabilità è stata letteralmente spazzata via in pochi giorni. Secondo molti la volatilità è destinata a rimanere ancora per un po’.

Basta guardare il grafico dell’andamento del prezzo degli ultimi 30 giorni per capire che proprio a partire dal 14 novembre la stabilità si è improvvisamente “rotta”, e sono tornate le “montagne russe”.

Secondo alcune fonti inoltre non si sarebbe ancora toccato il fondo: il prezzo minimo sembrerebbe doversi aggirare tra i 2.900 ed i 3.100 dollari, dopodichè potrebbe tornare a risalire. Non bisogna però nemmeno sottovalutare l’ipotesi che l’attuale trend successivo all’halving del 2016 stia seguendo quello successivo al precedente halving di fine 2012. Nel frattempo però la volatilità potrebbe tenere il prezzo sulle “montagne russe” ancora per un bel po’.

Va però anche precisato che secondo altre fonti il minimo potrebbe essere ancora più in basso.

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