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La tracciatura della filiera dei vini pregiati con Blockchain è realtà

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vinoAvete presente Ernst & Young? E’ un “network mondiale di servizi professionali di consulenza direzionale, revisione contabile, fiscalità e transaction” (fonte Wikipedia).

Ebbene, come si legge sul loro sito, “EY Italia ha sviluppato la prima soluzione al mondo per la tracciatura della filiera di produzione del vino, che permette la autocertificazione dell’intero processo produttivo“. Questa soluzione si chiama Wine Blockchain EY ed è basata su Blockchain.

Perchè? Perchè la Blockchain garantisce a tutti gli operatori della filiera la completa tracciabilità della filiera di produzione stessa e della trasformazione dei prodotti agricoli, consentendo di certificarne la qualità, la provenienza e la filiera.

Come funziona? Ogni bottiglia immessa sul mercato con questa tecnologia ha un’etichetta intelligente (ovvero un QR code scansionabile con lo smartphone) che permette di conoscere l’intero processo di produzione e trasformazione del vino. Questo da un lato crea un vero e proprio legame di fiducia tra consumatore e produttore, e dall’altro soprattutto consente di smascherare gli eventuali falsi (che non hanno l’etichetta intelligente, o ce l’hanno errata). Infatti grazie alla Blockchain viene creato un registro pubblico e immodificabile collegato alla firma digitale del produttore, grazie a cui è possibile tracciare ogni singolo processo produttivo della bottiglia.

Vi abbiamo già parlato in passato dell’utilizzo della Blockchain ad esempio per smascherare i falsari d’arte, e questo è solo l’inizio: il fatto di poter contare su un registro pubblico ed inviolabile rende questa tecnologia probabilmente la più avanzata (ed efficace) al mondo nella lotta alla produzione e commercializzazione di prodotti falsi.

Fonte: www.ey.com/it/it/newsroom/news-releases/cs-2017-wine-blockchain

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