In questi giorni gira in rete una teoria curiosa per spiegare l’attuale crollo del valore delle criptovalute.
Come saprete i cinesi non festeggiano il capodanno il 31 Dicembre/1 Gennaio, ma lo festeggiano più avanti (tra metà Gennaio e metà Febbraio). Quest’anno il capodanno cinese ad esempio cade il 16 Febbraio (la data cambia ogni anno, come la nostra Pasqua).
Nei 3 anni passati (2015, 2016 e 2017) il valore del Bitcoin è sempre sceso nelle settimane precedenti il capodanno cinese, per poi invece riprendere tutto il valore perduto una volta terminato il periodo di feste in Cina (che dura circa 2 settimane). I grafici parlano chiaro: circa 23 o 24 giorni prima del capodanno cinese il prezzo ha iniziato a scendere, per poi riprendersi nei giorni successivi, ed i dati storici lo confermano.
Secondo questa tesi visto che i cinesi spendono molto denaro (soprattutto fiat) per le festività di questo periodo, stiano ritirando in massa i loro investimenti in criptovalute, per convertirli in valuta tradizionale fiat e spenderli.
Non dimentichiamoci infatti che i mercati asiatici hanno un ruolo molto importante in questo settore, e che i crolli di questi giorni si verificano soprattutto quando in Italia è notte (ovvero quando in Cina è pieno giorno).
Questa tesi sarebbe anche indirettamente confermata da alcune previsioni (una delle quali proviene dalla nostra fonte americana che non possiamo citare) secondo le quali il valore delle criptovalute potrebbe risalire verso fine febbraio, ma forse non prima.
Quello che è sicuro è che siano comunque proprio i mercati asiatici (forse per una combinazione di fattori) a tenere basso il prezzo in questi giorni, con massicce vendite di criptovalute in cambio proprio di moneta fiat. Infatti mentre i mercati asiatici “dormono” il prezzo in questi giorni tende a stabilizzarsi, o addirittura a salire un poco, mentre quando i mercati asiatici sono attivi il prezzo scende o rimane basso.
Fonte: cryptovest.com/news/crypto-crash-bitcoin-sliding-beginning-of-the-end-or-a-test-for-hodlers