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La bioplastica certificata su blockchain

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EarthBi è una nuova società che produce in Italia bioplastica ecosostenibile certificata su blockchain.

L’Italia purtroppo è nella lista dei maggiori esportatori di rifiuti plastici non riciclati, quindi non è un caso che questa iniziativa sia stata sviluppata nel nostro paese.
Infatti un team di professionisti determinati a segnare una svolta si è impegnato in questo progetto competitivo che può risolvere il problema agendo sulla produzione.

A differenza dalle campagne “no plastic” che intendono bloccare l’intera produzione industriale della plastica, EarthBi vuole invece trasformare l’intero settore, abbinando il progresso tecnologico con la sostenibilità ambientale. Il risultato è un nuovo materiale plastico biobased e biodegradabile che, partendo dal PLA-Acido Polilattico, viene lavorato grazie ad un processo brevettato che migliora e amplia le capacità di utilizzo dello stesso, rendendolo adatto a diversi processi produttivi, anche quelli più complessi.

EarthBi quindi è prodotto utilizzando come materie prime biomasse derivanti da scarti di produzione di origine naturale, e può essere smaltito attraverso i normali processi di compostaggio.

L’obiettivo è quello di ridurre l’inquinamento ambientale causato dalla plastica grazie a questo materiale biodegradabile.

Per la produzione della sua bioplastica è stato scelto di utilizzare la tecnologia Blockchain in modo da tracciare ogni lotto del prodotto e far conoscere quantità, provenienza e destinazione a clienti e consumatori.

Inoltre grazie allo utility token ERA, che sarà collocato su diversi exchange tramite una IEO, i produttori potranno ottenere maggiori quantità di bioplastica, mentre i clienti finali potranno avere sconti su prodotti di design realizzati con questo materiale.

Infatti l’innovativo biopolimero EarthBi è duttile ed adatto anche per stampare prodotti plastici complessi e ricchi di dettagli, come ad esempio i tappi delle bottiglie, e può essere utilizzato negli impianti dedicati alla lavorazione di plastica tradizionale, soprattutto nei processi ad iniezione e ad estrusione, senza modificare le linee produttive, nel pieno rispetto delle normative vigenti e con una consulenza gratuita offerta alle aziende al fine di adattare la bioplastica ad ogni esigenza produttiva.
Ad esempio EarthBi ha già firmato una partnership con Redbox s.r.l., azienda multinazionale con forte competenza nel packaging di design.

Claudio Caserta e Francesco Improta, affiancati dai co-founders Alessio Altorio, Dario Castrichella, Mauro Pedretti, Riccardo Tos e l’angel investor Rodolfo Errore, a capo del Progetto EarthBi promosso da Valore Holding Group S.r.l., hanno dichiarato:

“Non possiamo rinunciare ad un materiale così utile e necessario come la plastica, ma possiamo annullare a monte i suoi effetti devastanti sull’ambiente.
Le bioplastiche oggi incidono meno del 2%e sulla quantità di plastica complessivamente prodotta ogni anno nel mondo, cioè su 400 milioni di tonnellate. Soltanto con l’incremento dell’utilizzo di bioplastica nell’industria sarà possibile risolvere alla radice il problema ambientale”.

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