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Goldman Sachs: la maggior parte delle criptovalute andrà a zero

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goldman sachsAbbiamo già avuto modo di pubblicare diverse volte delle previsioni sull’andamento del mercato delle criptovalute provenienti da Goldman Sachs. E spesso ci hanno azzeccato (molto spesso)…

Stavolta la previsione in realtà paradossalmente è persino decisamente più semplice rispetto a quelle precedenti. Secondo GS la maggior parte delle criptovalute rischia di fallire, con il valore che potrebbe cadere addirittura a zero.

L’analisi è stata condotta confrontando il mercato attuale delle criptovalute con quello dei titoli azionari legati ad Internet di fine anni ’90 (la cosiddetta bolla delle dot.com), un confronto che anche noi in passato abbiamo utilizzato.

Steve Strongin, capo delle ricerche per gli investimenti globali in Goldman Sachs, ha detto in una nota che le criptovalute non hanno “valore intrinseco”, aggiungendo che è “improbabile” che una qualsiasi delle valute digitali esistenti abbia probabilità di sopravvivere nel lungo periodo. Ovvero, in altri termini, la maggioranza scomparirà.

“La gente sembra acquistare criptovalute come se tutte fossero destinate a sopravvivere, o almeno a mantenere il loro valore. L’elevata correlazione tra le diverse criptovalute mi preoccupa. Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe in un mercato razionale, nuove valute non fanno ridurre il valore di quelle vecchie, ma tutte sembrano muoversi come un unico asset“, ha detto Strongin.

Lo stesso definisce l’attuale scenario “un esperimento” e lo confronta con la bolla delle dot.com di fine anni ’90. Ha fatto notare che pochissime aziende che erano quotate allora hanno poi continuato ad esistere ed ad apprezzarsi. Lo hanno fatto ad esempio Google e Amazon , ma in una “forma completamente diversa”.

Se il confronto con il mercato delle dot.com della fine degli anni ’90 regge (come è peraltro plausibile) dovremo attenderci almeno 3 anni di euforia (ingiustificata), con al termine lo scoppio (momentaneo) di una grossa bolla speculativa che “ripulisce” il mercato dai titoli tossici, o farlocchi, per lasciare solo quei pochi seri e di valore. Dopodichè le aziende sopravvissute potrebbero tornare a crescere e alla fine superare per valore anche i massimi raggiunti durante la bolla.

Ricordiamo che ad oggi esistono più di millecinquecento diverse criptovalute, molte delle quali in utili o addirittura farlocche, in un mercato che alla fine potrebbe anche decidere di non utilizzarne più di un centinaio “buone”… Occhio!

Fonte: www.cnbc.com/2018/02/07/most-cryptocurrencies-will-crash-to-zero-goldman-sachs-says.html

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