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Gli exchange cinesi potrebbero riaprire

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cinaIn questi ultimissimi giorni si è verificato un vero e proprio crollo del valore del bitcoin a causa della chiusura di alcuni exchange cinesi. Infatti su pressioni (pare esplicite) del governo cinese hanno chiuso prima BTCChina e poi ViaBTC, ma ci si attende che a breve chiudano anche OKCoin e Huobi.

Tuttavia non c’è stato alcun provvedimento ufficiale del governo cinese a tal riguardo. Perchè? Ovvero perchè il governo cinese ha scelto di chiudere questi exchange senza imporlo per decreto, ma con una sorta di “moral suasion” piuttosto esplicita?

Da fonti ben informate infatti apprendiamo che l’obiettivo del governo cinese potrebbe NON essere quello della chiusura definitiva degli exchange! L’obiettivo invece potrebbe essere quello di bloccarne l’operatività sul breve periodo, per prendersi tutto il tempo necessario a studiare e produrre una vera e propria regolamentazione in materia. Ovvero la stessa prassi che hanno seguito per le ICO.

Infatti se avessero optato per la soluzione ufficiale (ovvero un decreto o una legge di proibizione delle operazioni di exchange in criptovalute in Cina) sarebbe stato più complicato doverle “rimuovere” in futuro per poterle sostituire con un regolamento più permissivo. La soluzione su cui hanno optato (nessuna presa di posizione ufficiale esplicita, ma fortissime pressioni per la chiusura “volontaria” degli exchange) farebbe presumere un disegno più ampio.

Inoltre se da un lato è vero che stanno chiudendo tutti gli exchange cinesi, dall’altro è però anche vero che i cinesi non stanno smettendo di acquistare o vendere BTC: semplicemente si sono spostati su piattaforme coreane o di Hong Kong!

E’ pertanto plausibile che il governo cinese stia invece lavorando per produrre una nuova regolamentazione in materia che possa consentire la riapertura degli exchange. Il fatto che gli stessi exchange cinesi stiano chiudendo “volontariamente”, ed apparentemente senza lamentarsi, potrebbe persino indurre ad immaginare che siano stati in qualche modo coinvolti (seppur forzosamente) dallo stesso governo cinese in questo piano (ovvero il “disegno più ampio” di cui sopra).

Se ciò dovesse corrispondere a realtà nei prossimi mesi il governo cinese potrebbe varare le nuove norme per gli exchange e consentirne la riapertura. Ovviamente vi terremo informati sulla vicenda.

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