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Fallito un altro exchange crypto USA

bancarotta

Ieri è stata data la notizia che l’exchange crypto statunitense Bittrex ha chiesto il famigerato Chapter 11.

Il Chapter 11 è la principale norma fallimentare degli USA, e consente alle imprese che lo richiedono di provare a ristrutturarsi, senza chiudere definitivamente, in seguito ad una dichiarazione di fallimento.

Quindi di fatto Bittrex ha dichiarato fallimento, ma la sua piattaforma per ora rimane accessibile online. Tale piattaforma è suddivisa in due: una parte serve specificatamente il mercato USA, ed è quella che ha problemi, mentre l’altra serve i Paesi esteri ed a quanto pare sta continuando a funzionare.

Il 17 di aprile la società aveva fatto sapere ufficialmente via Twitter di essere sotto indagine da parte della SEC, in particolare per esser sospettata di aver permesso la compravendita di security non registrate. Il problema è che molti token e molte criptovalute vengono ritenute a rischio di essere dichiarate security, e nessuna di queste è registrata presso la Securities and Exchange Commission (SEC).

La richiesta del Chapter 11 è stata presentata ufficialmente ieri dalla società nello Stato americano del Delaware.

L’exchange ha anche dichiarato di avere più di centomila creditori, con passività e attività stimate comprese tra 500 milioni e 1 miliardo di dollari.

Bittrex è un exchange storico, nato addirittura nel 2013. Tuttavia ultimamente aveva un volume di scambi giornaliero di soli 5 milioni di dollari, rendendolo quindi un exchange minore. In passato invece fu anche nella top 10 dei maggiori exchange crypto mondiali.

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