Ieri il Financial Times ha pubblicato un articolo in cui riferisce che Elon Musk ha rivelato che vuole che Twitter offra servizi fintech come transazioni peer-to-peer, conti di risparmio e carte di debito, ricordando che nel 1999, Musk co-fondò X.com, una delle prime banche online in seguito diventata parte di PayPal.
La cosa è confermata dal fatto che risulta che la stessa Twitter abbia iniziato a richiedere licenze normative negli Stati Uniti, ed a progettare il software necessario per introdurre i pagamenti sulla sua piattaforma.
Sebbene Musk abbia affermato che vuole che prima di tutto siano attivate le transazioni in comune valuta fiat, il Financial Times rivela che il nuovo sistema è già costruito in modo che in un secondo momento possano essere attivate anche transazioni in criptovalute.
Dato che storicamente Elon Musk sostiene Dogecoin, oggi il prezzo di DOGE guadagna il 7%, in controtendenza rispetto alle altre principali criptovalute che risultano in perdita anche del 5%.
Da notare che ieri, dopo la pubblicazione dell’articolo del Financial Times, il prezzo di Dogecoin era sceso insieme a quello di tutte le altre criptovalute e delle borse USA, ma con la chiusura delle borse negli Stati Uniti ha iniziato a salire nel corso della notte.
Il prezzo attuale di circa 0,095$ è per ora il massimo annuale per DOGE in questo inizio di 2023, ma a dicembre era stato anche sopra gli 0,10$.
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