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Criptovalute: ecco perché sono sempre più affascinanti anche nel mondo dello sport

Lionel Leo Messi PSG

A partire da Lionel Messi, che è stato pagato, in parte, anche in fan token, fino ad arrivare al vero e proprio boom che ha riguardato il Dogecoin, la moneta virtuale a cui è arrivato l’ok per l’utilizzo da parte pure di una società che fa parte del campionato di basket professionistico più famoso in tutto il mondo, ovvero la Nba.

Le criptovalute, come si può facilmente intuire, si stanno facendo ammirare e apprezzare anche nell’universo dello sport ed è chiaro che i campionati dotati di maggiore liquidità a livello mondiale, sono i primi ad avere interesse nel diffondere l’impiego della valuta digitale, ovvero il calcio europeo e il basket a stelle e strisce.

I Dallas Mavericks e i pagamenti in Dogecoin

Il Dogecoin si può considerare come una moneta virtuale che è stata creata praticamente per uno scherzo nel 2013. Ebbene, fa quasi impressione notare i passi in avanti che sono stati raggiunti da quell’anno ad oggi, visto che solamente durante lo scorso mese di marzo, Mark Cuban, ovvero il proprietario dei Dallas Mavericks in Nba, ha accettato il Dogecoin come strumento di pagamento per la vendita di alcuni articoli presso lo shop della franchigia.

Non solo, dal momento che sempre Mark Cuban, ha lanciato un’altra trovata altrettanto interessante, ovvero i Mavericks metteranno a disposizione dei prezzi decisamente particolari e di favore per tutti coloro che effettueranno dei pagamenti in Dogecoin come parte dei saldi estivi organizzati dalla franchigia texana. Basti pensare che il Dogecoin, nel corso degli ultimi 12 mesi, ha fatto registrare un aumento pari all’8000%, mentre solamente negli ultimi giorni è aumentato del 10%. Secondo quanto sostiene Cuban, si tratta della moneta digitale più forte in riferimento ai pagamenti, anche se un gran numero di investitori rimangono piuttosto scettici di fronte a questa criptovaluta, soprattutto per via dell’altissimo livello di volatilità che accompagna la cripto meme.

Messi e il fan token

Chi se l’aspettava che Lionel Messi, dopo una vita al Barcellona, cambiasse squadra? Un’occasione che gli sceicchi che guidano la squadra parigina non si sono fatti di certo scappare. Eppure, il contratto che è stato siglato da parte del fuoriclasse argentino ha anche qualcos’altro di straordinario oltre al fatto che una delle due parti non sia il Barcellona.

Infatti, all’interno del nuovo contratto che è stato firmato da parte della “Pulce”, c’è anche un bonus in fan token del Psg,il cui valore ha fatto registrare un vero e proprio raddoppio dopo che è stato ingaggiato nella compagine della capitale francese. I fan token non sono altro che delle monete digitali che offrono ai tifosi l’opportunità di poter sfruttare una serie di sconti e, al contempo, anche mettere le mani su un limitato, ma comunque effettivo, diritto di voto all’interno della società.

Il Dogecoin anche in Premier e non solo…

In Premier League, invece, si segue l’esempio della Nba, visto che il Dogecoin comincia ad andare per la maggiore. Non è un caso, infatti, che il Watford, squadra ha raggiunto nella stagione conclusa a giugno la promozione nella massima serie inglese, ha deciso che sulla maglia che dovranno indossare i calciatori ci sarà anche un logo Dogecoin per la prossima stagione.

In generale, però, è bene mettere in evidenza come tutto il mondo delle criptovalute si sta incrociando sempre di più con quello dello sport. Un ottimo esempio arriva anche dalla Formula Uno, dove il team Aston Martin è stato sponsorizzato da parte di un portale che si occupa proprio di investire sulle criptovalute. Stando a quanto è stato riportato da parte di CoinMarketCap, il mercato delle criptovalute ha superato ampiamente il valore di 2000 miliardi di dollari.

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