Ok, bella cosa il Bitcoin… ma come si usa?
Per prima cosa devi avere un tuo wallet. In italiano wallet si traduce con “portafoglio“, quindi per prima cosa devi avere un tuo portafoglio dentro il quale mettere i bitcoin. Su bitcoin.org puoi trovare un elenco di portafogli che puoi utilizzare: sono suddivisi in smartphone, desktop, hardware, web.
I wallet di fatto sono software per gestire i propri bitcoin.
Quelli “smartphone” sono semplicemente App che si possono scaricare ed installare sul proprio telefono.
Quelli “desktop” sono programmi che si possono scaricare ed installare sul proprio computer.
Quelli “hardware” invece sono programmi che si possono scaricare ma vanno installati su una chiavetta usb. Infatti è possibile gestire i propri bitcoin sia dal proprio cellulare che dal proprio computer, ma è anche possibile “metterli” su una chiavetta usb in modo da poterla utilizzare su diversi dispositivi (anche di terzi). Installando l’App sul telefono chiunque abbia accesso al telefono potrà “gestire” i vostri bitcoin (come ad esempio usarli per effettuare dei pagamenti), e la stessa cosa vale se installate il programma sul vostro computer (magari portatile). Invece se li installate su una chiavetta usb, e la conservate a dovere, li si potrà gestire solo collegando la chiavetta ad un dispositivo in grado di eseguire il software in essa installato (ovvero il wallet “hardware” che avete scaricato).
Esistono poi anche i cosiddetti wallet “web“, ovvero quelli online: non dovete scaricare o installare nulla, ma chiunque abbia la password di accesso può controllarli, da qualsiasi parte del mondo (sono di sicuro i più comodi, ma anche i più insicuri).
Sappiate che, volendo, potete avere tutti i wallet che volete (non ci sono limiti), quindi potreste averne uno, o più di uno, per ognuna di queste tipologie.
Ma una volta installato un wallet dentro non ci troverete alcun bitcoin! E’ come comprare un portafoglio in un negozio: dentro non ci troverete alcuna moneta o banconota… Pertanto dopo aver installato il vostro wallet dovete metterci dentro dei bitcoin.
Il modo più semplice per avere dei bitcoin da mettere nel proprio wallet è acquistarli. Ci sono diversi modi per acquistare bitcoin, e li abbiamo elencati in un altro articolo che vi invitiamo a leggere.
In realtà ci sono anche altri modi per acquisire bitcoin sul proprio wallet (come ad esempio il mining), ma sono decisamente più complicati. Il modo più semplice e rapido è comprarli.
Ovviamente quando acquisite bitcoin in realtà ve li state facendo inviare da qualcunaltro, e per fare in modo che possa inviarveli sul vostro wallet dovete comunicargli l’ID del vostro wallet (ovvero il codice identificativo, o “l’indirizzo”). Questo ID è chiamato in gergo “chiave pubblica” ed è una stringa di testo tipo 1dice8EMZmqKvrGE4Qc9bUFf9PX3xaYDp (questa è una chiave pubblica reale di un wallet esistente). Infatti ogni wallet possiede una chiave privata segreta (che va conservata con cura e non comunicata mai a nessuno) per gestire il proprio portafoglio, con la quale si genera una chiave pubblica che invece andrà comunicata a tutti coloro che dovranno inviarvi bitcoin. La chiave pubblica è proprio l’ID del wallet, e come dice il nome stesso è pubblica: infatti conoscendo l’ID di un wallet se ne possono vedere tutte le transazioni (queste ad esempio sono le transazioni del wallet 1dice8EMZmqKvrGE4Qc9bUFf9PX3xaYDp).
Infatti bitcoin non è completamente anonimo: è pseudo-anonimo, nel senso che tutte le transazioni sono pubbliche (ed inserite nella cosiddetta blockchain), ma si conoscono pubblicamente solo gli ID dei wallet da cui i bitcoin sono stati inviati, o in cui sono stati ricevuti: non c’è modo di risalire al proprietario di un wallet conoscendone solo l’ID (a meno che queste non siano informazioni già note, o pubblicate sul web, o che ve lo comunichi il proprietario stesso).
A questo punto dovreste avere dei bitcoin sul vostro wallet. Attenzione però: le transazioni sono immediate, ma occorrono circa 10 minuti per essere convalidate. Quindi quando qualcuno vi invia dei bitcoin dovete attendere circa 10 minuti prima che vi arrivino. Addirittura in realtà si consiglia di aspettare almeno 1 ora prima di considerare la transazione come avvenuta definitivamente (per complesse questioni di sicurezza).
Cosa fare con i bitcoin una volta acquisiti?
La prima cosa che potreste fare è, banalmente… tenerli! Infatti il cosiddetto “holding” (acquisire bitcoin sul proprio wallet per tenerli a tempo indeterminato) è una pratica molto diffusa. Perchè? Perchè a differenza della moneta tradizionale, che è soggetta ad inflazione e quindi con il tempo perde un po’ del proprio potere di acquisto, il bitcoin è una moneta “deflattiva”: con il tempo non perde valore, ma lo acquisisce. Quindi in genere anche senza far niente i vostri bitcoin aumentano di valore. Però, attenzione: questa affermazione si basa solo sull’analisi delle performance del bitcoin fino ad oggi, ma non c’è alcuna ragione specifica che possa indurci a credere che sarà sicuramente così anche in futuro. Anzi, il valore del bitcoin cambia in continuazione di giorno in giorno (anzi di ora in ora), pertanto potrebbe anche diminuire. Diciamo però che è estremamente improbabile che in futuro il bitcoin perda valore, mentre invece è decisamente probabile che lo acquisti. Purtroppo però non si sa quanto sarà il limite massimo che raggiungerà (c’è chi dice 4.000 dollari, chi addirittura 250.000 dollari), quindi bisogna comunque stare moto vigili (ora vale circa 2.500 dollari).
Un’altra cosa che potreste fare è il trading. Si tratta di rivendere e ricomprare bitcoin in continuazione per guadagnare sulla differenza di prezzo (come si fa in borsa: comprare quando è basso e rivendere quando è alto). Questa però è un’attività che, sebbene in teoria possa portare a guadagni di gran lunga superiori a quello dell’holding, è decisamente molto difficile. Insomma, roba per professionisti, o per esperti .
Altra cosa che potete fare è utilizzare i bitcoin per effettuare pagamenti. A dire il vero gli euro sono ad oggi ancora decisamente più semplici da utilizzare per effettuare pagamenti, ma con due eccezioni: le transazioni internazionali e quelle di valore elevato.
Infatti per entrambe queste casistiche gli strumenti tradizionali per effettuare transazioni in euro hanno alcuni grossi limiti: innanzitutto il costo, che è decisamente elevato, e la velocità (a volte ci vogliono giorni)! Con Bitcoin invece il costo di una transazione può addirittura essere nullo, a prescindere dai luoghi in cui viene effettuata (quindi anche quando è internazionale) e dagli importi trasferiti (ogni transazione viene gestita nello stesso modo). Attenzione solo alle eventuali commissioni applicate dal wallet che state utilizzando: infatti se utilizzate un wallet online questo potrebbe applicare dei costi aggiuntivi alla transazione (che invece non ci sono se usate uno degli altri wallet).
Inoltre le transazioni in bitcoin sono immediate, e vengono convalidate in genere in 10 minuti. Anche se immaginiamo di aspettare 1 ora prima di considerare definitivamente convalidata una transazione in bitcoin, come raccomandato, è comunque un tempo brevissimo ad esempio per una grossa transazione (magari internazionale)! Inoltre è addirittura possibile, volendo, chiedere facoltativamente che la procedura venga “velocizzata” offrendo una commissione a chi la dovrà validare: in questo modo ci si può assicurare che il tempo di esecuzione sia minimo (rimane comunque di 10 minuti circa). Altrimenti basta aspettare, a volte, un poco di più (20 o 30 minuti).
Per ora l’unico vero problema è il numero ancora esiguo di persone o aziende che accettano di ricevere pagamenti in bitcoin. Quindi come strumento di pagamento non vanno ancora bene in tutti i casi (solo in alcuni casi specifici), ma come investimento, o modo sicuro di conservare il proprio denaro senza rischio di perdita di potere di acquisto, sono un’alternativa molto interessante a quelle tradizionali.
Un ultimo utilizzo (che abbiamo però volutamente lasciato per ultimo) è quello delle transazioni non tracciabili. Infatti nonostante tutte le transazioni siano pubbliche, il fatto che solitamente non si riesca a risalire al proprietario del wallet fa sì che il bitcoin sia spesso utilizzato per questi scopi. Ovvero le transazioni digitali in euro sono praticamente sempre tracciabili (per legge chi le gestisce deve assicurarsi di conoscere la vera identità di chi le esegue), soprattutto quando riguardano grosse cifre. Invece il fatto che non si riesca a risalire a chi ha eseguito fisicamente una transazione in bitcoin fa sì che questa moneta sia spesso utilizzata anche per effettuare transazioni “anonime” (o pseudo-anonime, come abbiamo avuto modo di specificare prima).
Questo è un buon sunto su “come usare i bitcoin”, ma è perlappunto solo una sintesi. Chi avesse bisogno di maggiori informazioni, o di approfondire, non esiti a contattarci.