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Coinbase vince contro le accuse di vendere token illegalmente

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Coinbase si porta a casa un successo e vince la battaglia legale intentata da un gruppo di clienti. Un giudice statunitense ha respinto una class action che accusava la piattaforma di vendere titoli non registrati senza essersi ufficializzato come broker-dealer.

Le ragioni dei querelanti

I clienti hanno affermato che, a differenza delle piattaforme che abbinano acquirenti e venditori, Coinbase ha agito come “intermediario”, rendendolo il “venditore effettivo” dei token.

Hanno detto che la configurazione ha permesso all’exchange di riscuotere le commissioni di transazione, aggirando le regole di divulgazione intese a proteggere gli investitori in titoli tradizionali.

E chiedevano i danni derivanti dalla vendita o dalla sollecitazione, da parte di Coinbase, di circa 79 asset digitali, sostenendo che la vendita non fosse legale in quanto la piattaforma non è registrata presso l’autorità di regolamentazione statunitense, la SEC, la Securities and Exchange Commission.

La sentenza del giudice

A Manhattan, il giudice distrettuale Paul Engelmayer ha dichiarato che i clienti che hanno effettuato transazioni sulla piattaforma di trading Coinbase, tra i migliori exchange crypto per commissioni, non potevano dimostrare che la società abbia venduto o detenuto il titolo tra le 79 criptovalute negoziate.

“Queste attività di un exchange sono simili agli sforzi di marketing, ai materiali e ai servizi che i tribunali […] ma sono insufficienti per identificare gli imputati come venditori” ha scritto Engelmayer.

Il giudice ha respinto le richieste di legge federale sui titoli con pregiudizio, il che significa che non possono essere ripresentate.

La difesa di Coinbase

La piattaforma non si è certo lasciata intimorire e ha fortemente negato le accuse che le hanno rivolto.

Paul Grewal, chief legal officer di Coinbase, ha affermato che sette dei nove asset che sono inclusi nella denuncia della SEC sono quotati sulla sua piattaforma e che nessuno di questi è un titolo. E aggiunge che Coinbase è stata sottoposta agli esami da parte dell’autorità di regolamentazione statunitense e che lo stesso exchange segue il medesimo rigoroso processo per analizzare ogni asset prima di renderlo disponibile sulla piattaforma. 

Intanto, i clienti Binance, un altro noto exchange, numero uno del settore, hanno presentato un appello contro l’archiviazione di una causa similare, successa nel marzo 2022.

Il lato positivo è il sempre maggiore controllo del settore delle criptovalute. Un’attività che è cresciuta nell’ultimo anno, soprattutto quando i prezzi delle monete digitali sono precipitati e diversi partecipanti, tra cui FTX di Sam Bankman-Fried, sono andati in bancarotta.

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