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Bitcoin É correlato all’inflazione

bitcoin inflazione

L’andamento del valore di Bitcoin risulta essere correlato all’inflazione negli USA.

Gli USA sono non soltanto il maggiore mercato al mondo per quanto riguarda Bitcoin, ma sono a tutti gli effetti anche il suo mercato di riferimento. Pertanto sono proprio i mercati statunitensi a condizionare l’andamento del prezzo (e quindi del valore) di Bitcoin.

Bitcoin è stato creato per evitare di perdere valore a causa dell’inflazione, mentre invece le normali valute fiat (come dollaro o euro) sono progettate al contrario per perdere valore a causa dell’inflazione.

Tuttavia confrontando l’andamento del prezzo di Bitcoin (BTCUSD) nel corso degli anni con l’indice dei prezzi negli USA (USCPI) non si nota un’evidente correlazione. Va ricordato che l’inflazione non è altro che l’aumento dei prezzi, quindi parlare di inflazione o di indice dei prezzi è sostanzialmente la stessa cosa.

L’unica cosa che emerge in modo chiaro da questo confronto è che nel corso degli anni entrambi (sia BTCUSD che USCPI) sono aumentati.

Quindi sul lungo periodo hanno direzioni simili, ma a medio termine no.

Il punto è che quell’indice dei prezzi statunitense è calcolato in dollari, ma il valore del dollaro USA varia in continuazione, non solo giorno per giorno, ma addirittura secondo per secondo! Invece USCPI varia solo una volta al mese, e l’inflazione è calcolata con percentuali annuali.

Esiste però un altro indice che misura la forza del dollaro USA. Si chiama Dollar Index (DXY) e misura le variazioni continue del valore del dollaro rispetto ad un paniere di altre valute globali, tra cui euro, yuan, yen e sterlina.

L’andamento del Dollar Index però è calcolato a partire dai valori nominali della varie monete, quindi non prende in considerazione l’eventuale svalutazione del dollaro derivante dalla perdita di potere di acquisto. Tuttavia è sufficiente rapportare DXY a USCPI per ottenere l’andamento del valore reale, al posto di quello nominale.
Lo stesso ragionamento si può fare per USCPI.

A questo punto, al posto che confrontare l’andamento del valore di Bitcoin nel corso degli anni con quello dell’indice dei prezzi, lo si può confrontare con il rapporto tra USCPI e DXY (USCPI/DXY).

Il risultato è il seguente (Bitcoin è la linea arancione):

bitcoin inflazione

A questo punto la correlazione diventa evidente, anche se solamente a partire da giugno 2017.

Il fatto è che l’andamento del prezzo di Bitcoin tende ad essere inversamente correlato al Dollar Index sul medio periodo, mentre tende ad essere correlato all’inflazione a lungo termine.
Questo grafico non fa altro che mettere insieme queste due correlazioni, rendendole così evidenti.

Da notare che USCPI tende inevitabilmente solo ad aumentare nel corso degli anni, perchè è proprio compito esplicito della banca centrale inflazionare il dollaro di circa il 2% all’anno, tutti gli anni.

Inoltre il Dollar Index sul lungo periodo tende a muoversi relativamente poco, sebbene invece possa muoversi anche in modo significativo a medio termine.

Pertanto a partire da giugno 2017 l’andamento nel corso del tempo del valore di Bitcoin ha iniziato ad essere correlato al rapporto tra l’indice dei prezzi americani ed il Dollar Index, e fintantoché questa correlazione andrà avanti, il prezzo di Bitcoin nel corso del tempo potrebbe continuare ad aumentare, in valori nominali.

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