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Bitcoin è come l’oro digitale?

Bitcoin oro digitale

Bitcoin viene spesso definito come “oro digitale“.

Il motivo principale è che qualcuno lo considera una riserva di valore simile all’oro, ma in realtà è un tipo di investimento diverso.

Innanzitutto va detto che l’oro non è solo un asset finanziario da investimento, ma è anche e soprattutto una merce scambiata sul mercato.
Bitcoin invece è solo un asset finanziario esclusivamente digitale, e non è una merce.

Questa cosa è piuttosto importante, perchè fa sì che sul mercato dell’oro vi sia sempre domanda, dato che molte aziende lo comprano per utilizzarlo come materia prima per le loro produzioni.
Invece sul mercato di Bitcoin ciò non accade, e non c’è uno zoccolo duro di domanda praticamente sempre presente.

Inoltre anche confrontando solo gli aspetti meramente finanziari c’è una differenza enorme.

L’oro infatti è considerato l’asset risk-off per eccellenza, ovvero un investimento con un grado di rischio così basso da essere quasi irrilevante, da questo punto di vista.
Bitcoin invece è un asset dal valore volatile, ed è pertanto considerato risk-on. A livello finanziario questa non solo è la principale differenza, ma è una differenza molto sostanziale.

Una delle cose che invece li accomuna è che entrambe possono essere utilizzate come moneta di scambio (anche se l’oro ormai da secoli non viene più utilizzato come tale), ma con un’interessante differenza.

Le classiche monete fiat che usiamo tutti i giorni, come euro, dollari, yuan, eccetera, possono essere create ed immesse sul mercato in quantità potenzialmente illimitate, mentre oro e Bitcoin no.
In altre parole, oro e Bitcoin hanno la cosiddetta fornitura (o supply) limitata.

Ma a dire il vero Bitcoin ha fornitura limitata ancora più dell’oro, perchè mentre l’oro può essere immesso sul mercato senza limiti teorici (solo quelli pratici legati all’estrazione in miniera), la creazione di nuovi Bitcoin invece è fissa, e si riduce con il tempo. Arriverà un momento in un lontano futuro in cui non sarà più possibile creare alcun nuovo Bitcoin.

Questo è il vero motivo per cui Bitcoin è stato affiancato all’oro, non certo la natura finanziaria risk-off, dato che non ce l’ha.

Inoltre la fornitura limitata consente anche a Bitcoin di fare da contrappeso alla fornitura virtualmente illimitata delle valute fiat tradizionali, tanto che sul medio/lungo periodo il suo valore tende a rafforzarsi quando il dollaro tende ed indebolirsi.
Va ricordato che un significativo aumento del numero di dollari in circolazione ne fa inevitabilmente ridurre il valore reale (ovvero il potere di acquisto), e di fatto la correlazione inversa tra la perdita di potere di acquisto del dollaro, quando questa è dovuta ad aumento della massa monetaria in circolazione, ed il valore nominale di Bitcoin è una delle sue caratteristiche più interessanti.

Storicamente è sempre stato l’oro la principale copertura contro l’inflazione, mentre ora da questo punto di vista c’è anche Bitcoin, sebbene più che proteggere contro l’aumento dei prezzi protegge contro l’eccessivo incremento della massa monetaria.

Quindi Bitcoin è più volatile dell’oro, ed ha rendimenti simili ad asset azionari ad alto rischio.

Il prezzo di Bitcoin dipende solo dalla domanda e dall’offerta sul mercato, mentre per l’oro c’è una domanda di fondo data dal suo utilizzo fisico come merce.

Bitcoin è la prima e più nota criptovaluta al mondo, creata nel 2009 e basata sulla tecnologia blockchain, ed è trasparente, sicuro e decentralizzato.

Bitcoin è nato come sistema di pagamento peer-to-peer decentralizzato, ovvero senza il bisogno di un’autorizzazione esterna, e può persino contribuire a proteggere dall’eccessiva inflazione della massa monetaria.

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