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Ancora una volta Powell fa scendere Bitcoin ed i mercati crypto

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Ieri la Fed ha annunciato che a giugno si è presa una pausa nell’aumento dei tassi di interesse.

La cosa era già ampiamente prevista ed attesa, quindi i mercati l’avevano già scontata. Infatti non ha creato scossoni.

Solo che in seguito, come è prassi, il governatore Jerome Powell ha tenuto una conferenza stampa in cui ha lanciato un paio di ipotesi decisamente pessimistiche che hanno avuto un impatto negativo sui mercati.

Per prima cosa ha affermato che pare probabile che invece a luglio possano tornare ad aumentare i tassi. Infatti ora i mercati danno questa possibilità al 70%, e visto che fino a ieri credevano che la pausa di giugno fosse definitiva, hanno dovuto correggere le loro previsioni a breve termine in direzione negativa.

Ha poi anche prospettato che i tassi potrebbero rimanere alti a lungo, tanto da ritenere improbabile che possano iniziare a scendere entro la fine del 2023. Anche su questo i mercati si sbagliavano, ed hanno dovuto correggersi.

Tale correzione, dovuta a questi due motivi, si è innescata alla chiusura delle borse USA.

La conferenza stampa di Powell è terminata ieri sera attorno alle 21:30 ora italiana, e fino alle 22:00 la correzione di fatto non era ancora iniziata. Alle 22:00 le borse USA hanno chiuso, più o meno attorno alla parità, ed a quel punto è iniziata la vera e propria correzione.

Bitcoin è sceso da 25.800$ a 24.800$, per poi risalire leggermente verso i 25.000$.

Ethereum è sceso da 1.720$ fino a 1.630$, per poi risalire leggermente verso i 1.640$.

Anche l’oro è sceso, passando da 1.950$ l’oncia a 1.930$, sebbene ci abbia messo molte ore. In seguito è leggermente risalito fino a 1.935$.

Da notare che i 25.000$ per il prezzo di Bitcoin sono una sorta di “supporto” di medio periodo, in questo momento, quindi se non dovessero reggere potrebbe continuare a scendere anche fino a 22.000$ o addirittura 20.000$.

Il problema è che il prezzo di Bitcoin ormai è pesantemente influenzato dalla liquidità presente sui mercati finanziari, e fino a che la politica monetaria della Fed non inizierà ad essere meno restrittiva tale liquidità non aumenterà. L’ipotesi che ha iniziato a circolare ieri è che uno scenario simile potrebbe verificarsi solo nel 2024.

PS: l’immagine di copertina di questo post è una slide ufficiale della Fed proiettata ieri sera durante la conferenza stampa di Powell che mostra le previsioni della Fed stessa in merito al livello dei tassi di interesse negli USA nei prossimi anni.

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